Anche se la produzione è oggi molto limitata rispetto ai lettori di cd e mp3, tuttavia c’è una grande quantità di dischi in vinile in circolazione, e alcuni appassionati preferiscono ancora il suono “impuro” del disco in vinile. Chi ama l’alta fedeltà, infatti, sa che un giradischi consente di poter sfruttare al meglio la grande estensione di frequenze riproducibile dalle puntine che scorrono nei solchi dei dischi, molto maggiore di quella ottenibile dal fascio laser che legge il compact disc. Un’altra ragione della sopravvivenza dei giradischi anche nell’era digitale è il loro utilizzo da parte di molti dj, in particolare per la tecnica hip-hop dello “scratching”, che consiste nel rallentare o comunque controllare con una mano la rotazione del piatto dei giradischi presenti sulla consolle per ottenere particolari effetti ritmici.
Molti giradischi prodotti oggi, tuttavia, consentono di trasferire la musica su un supporto digitale, grazie al collegamento con un pc o anche in modo autonomo. Questa operazione permette anche, volendo, di “ripulire” i brani dal fruscio con appositi programmi. Morale: nel 2009 si stima che negli Usa siano stati venduti 2,9 milioni di LP. Ben 1 milione in più che nel 2008.